Si sono appena concluse le celebrazioni della Solennità del S. P. Agostino, che hanno visto, in tutte le Comunità d’Italia, una larga partecipazione di fedeli, clero e consacrati, accorsi per venerare e invocare il grande santo, Maestro della fede e di sapienza.
In tutti i luoghi la ricorrenza è tradizionalmente anche occasione per consolidare rapporti di comunione con le Chiese locali, coinvolte non solo nelle celebrazioni liturgiche, ma anche in momenti di agape fraterna.
A Pavia, il culmine dei festeggiamenti è stato il Solenne Pontificale di S. Em. il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Alla celebrazione, alla quale hanno preso parte il Vescovo diocesano, S. Ecc. Mons. Corrado Sanguineti, il Capitolo Cattedrale e il clero di Pavia, erano presenti anche alcuni confratelli agostiniani, tra cui il Priore Provinciale d’Italia, P. Luciano De Michieli.
Il Vicario Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, P. Joseph Farrell, a nome del Priore Generale, ha rivolto al Cardinale e a tutti i presenti il saluto e il ringraziamento della Famiglia agostiniana, esprimendo sentimenti di gioia e il senso di responsabilità nell’essere custodi privilegiati della memoria e dell’insegnamento del grande Dottore della Chiesa.
A Roma, nella Basilica di Sant’Agostino, si è svolta con particolare solennità la celebrazione in onore di Santa Monica, i cui resti mortali sono venerati nella Basilica medesima. La messa vespertina è stata presieduta da S. Ecc. Mons. Gianrico Ruzza, Vescovo Ausiliare di Roma, delegato per il settore centro. Il 28 agosto, il Pontificale, presieduto da S. Em. il Card. Salvatore De Giorgi, molto partecipato dai fedeli, è stato, come da tradizione, un’eccezionale occasione di incontro e comunione per le consorelle degli Istituti femminili aggregati all’Ordine, per il clero romano e i confratelli Agostiniani e Recolletti presenti a Roma.
Sia resa lode a Dio per questi bei doni, per la nostra fraternità, per il prezioso esempio dei nostri santi e, anche, per la fatica del nostro impegno a servizio della Chiesa e degli uomini.
A ciascuno l’augurio che l’eredità, che abbiamo ricevuto, possa diffondersi a tutti attraverso la nostra vita.