Giornata intensa nel Convento di Santo Spirito di Firenze.
Padre Guido Balestri, ormai alla vigilia dei 93 anni, ha festeggiato i suoi 70 anni di sacerdozio, con la presenza di numerosi confratelli, parenti e amici. All’inizio della celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro confratello vescovo Mons. Giovanni Scanavino, Padre Guido ha voluto ringraziare tutti i superiori che ha incontrato nella sua vita (sia provinciali che locali), ha ringraziato i parenti presenti e gli amici. La voce commossa e il suo modo di parlare hanno manifestato la sua umiltà e bontà. Bel clima di gioia ci ha donato il nostro confratello. A fianco a Padre Guido un altro confratello che festeggerà i 70 anni di sacerdozio nel prossimo giugno, Padre Giole Schiavella. Padre Paolo Benedik, sacrista della Sagrestia Vaticana, ha donato a Padre Guido una benedizione papale firmata personalmente da Papa Francesco. Tra i presenti anche il Padre Provinciale.
Dopo la cerimonia un pranzo offerto da amici e amiche di Santo Spirito.
L’amico Albino Todeschini regala a Padre Guido la prima copia del suo libro pubblicato dalla Tipografia Vaticana, perché all’interno dell’opera vi é anche un’intervista al nostro confratello sulla scoperta del Crocifisso fatta dalla Lisner, grazie alla sua accoglienza.
Nel tardo pomeriggio inizio dei Convegni di Santo Spirito 2014-2015. Introduce Padre Scanavino che presenta il programma di questo anno che ci prepara al Convegno Ecclesiale di Firenze del novembre 2015, tra cui, tra le diverse conferenze sulla antropologia agostiniana, la giornata del 14 marzo dedicata a Padre Gino Ciolini, iniziatore dei Convegni di Santo Spirito, decennale della sua morte. E anche il programma di un Festival per i giovani.
Presenta poi il Conferenziere, Giuseppe Fidelibus, filosofo, è il suo tema ” L’antropologia di S. Agostino”.
Il Professor Fidelibus sottolinea e commenta la domanda di Agostino “Chi sei tu, Dio, per me, chi sono io per te?”.
L’antropologia di Agostino si può comprendere se si entra dentro la sua esperienza. Il cuore inquieto, coincide con l’esperienza di Agostino.