Cari amici,
la Quaresima, il tempo liturgico che prepara la Pasqua, ci invita alla conversione nella condivisione, nella sobrietà e nel silenzio, cioè nell’elemosina, nel digiuno e nella preghiera.
L’alleanza tra Dio e il suo popolo e la conversione, “il cambiare” cioè per rivolgerci al Signore e lasciare che lui si faccia presente a noi ed entri nella nostra vita, sono i temi forti di questa Domenica.
Quante volte nella vita ci troviamo in un deserto che ci fa soffrire: lontananza, solitudine, tentazione come sviamento o disorientamento o disperazione. Cristo trasforma il deserto da esperienza di solitudine–tentazione–sconfitta in luogo di forza interiore, di fede, di contemplazione.
Scrive Agostino:” Cristo fu certamente tentato dal diavolo, ma in Cristo eri tentato tu. Tua infatti era la carne che Cristo aveva presa perché tu avessi da lui la salvezza… In lui fosti tu ad essere tentato, in lui tu riporti vittoria. Riconoscilo! Egli avrebbe potuto tener lontano da sé il diavolo; ma, se non si fosse lasciato tentare, non ti avrebbe insegnato a vincere quando tu sei tentato.
Egli è stato tentato, ha sofferto, è risorto: così è divenuto la nostra speranza…”
E con Michele
“…Ed oggi
abbiamo atteso nel silenzio della notte
ogni ultimo sospiro dell’inverno.
Ancora però rimane qui, in questa
infermità un sussurro, una voce.
Qualche suono lontano, una memoria
ci dice che il silenzio è oltre là”
Dal deserto si esce più forti se lo si accetta senza esserne sopraffatti e senza fuggire, ma ponendo in Dio, da uomini liberi, la nostra speranza. Il Signore vince il deserto. Dice Agostino (Disc. 205): “ Perdonate e vi sarà perdonato, date e vi sarà dato. Queste sono le due ali della preghiera con le quali essa arriva fino a Dio: se a chi sbaglia si perdona… e se si dona a chi è nel bisogno.”
Buona Domenica
Anna e Marco