Il discorso pronunciato dal Priore Generale durante l’Udienza Generale del 13 settembre 2019
Beatissimo Padre,
Con grande gioia i religiosi agostiniani partecipanti del cento ottanta sei essimo Capitolo Generale dell’Ordine di Sant’Agostino e una parte della grande famiglia agostiniana, attraverso di me vogliono esprimere tutta la gratitudine per la Sua guida come Pastore della Chiesa e anche il di Lei amore verso di noi.
Sei anni fa, Lei, Santità, ci ha donato la splendida opportunità di ascoltare direttamente le Sue ispirate parole durante l’omelia della messa che inaugurava il precedente CGO’13, nella nostra Basilica di Sant’Agostino
In questi anni abbiamo potuto esperimentare il vostro amore alla Chiesa, Madre e fondatrice del nostro Ordine. Sempre in questo periodo, anche personalmente, ho avuto la gioia di sentirLa come Padre, amico e guida. Il suo appoggio, Santo Padre, è stato per me di rilevante valore umano e di fede. In varie occassioni di complicata realtà per l’Ordine Lei ha manifestato attenzione, sensibilità e incoraggiamento. Grazie.
Oggi il nostro Ordine vuole esprimere una parola di sostegno chiaro verso di Lei e la sua testimonianza evangelica e verso le sue parole sulla dottrina della nuova evangelizzazione e sul senso globale della salvaguardia del creato: che è un dono di Dio.
La preghiamo, caro Papa Francesco, mi permetta questo
tono confidenziale, di continuare ad annunziare con forza e generosità la
presenza del Regno di Dio presente tra di noi già su questa terra
con il quale dobbiamo collaborare.
Mi permetta di ricordare quanto Lei affermava mercoledì scorso: “… la speranza del mondo è Cristo: il suo Vangelo è il fermento più potente per vivere la fraternità, la libertà, la giustizia e la pace per tutti i popoli”.
Anche nella sua recente visita in Africa ha messo in evidenza i tanti doni e carismi che Dio dona al suo popolo, soprattutto ai più umili e poveri. Anche grazie.
Mi sembra che lo stemma del nostro Ordine, libro aperto, cuore ardente e traffito dal dardo della carità, sia un tema a Lei caro: la Parola di Dio, un cuore innamorato di Dio, e la carità che privilegia le persone più bisognosi di Dio e della nostra misericordia.
Lei giustamente affermava, nella Esortazione Gaudete et Exultate, che: “…la misericordia non è solo l’agire del Padre ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli” essa è l’architrave che sorregge la vita della Chiesa (n. 105).
Insieme a Lei, Santo Padre, siamo felici di ricordare, come ci insegna anche Sant’Agostino, che tutti siamo membra vive della Chiesa e servi di Dio: solo se amiamo Cristo.
Che le sue parole possano illuminare le nostre menti, muovere i nostri cuori, affinché il nostro Capitolo e soprattutto questo incontro con Lei possa essere occasione propizia (un kairós) per rispondere sempre meglio e concretamente all’ispirazione dello Spirito Santo.
Preghiamo Dio per Lei, Santità, per il nostro Ordine e per ogni persona di buona volontà affinché l’inquietudine spirituale del nostro cuore di ricercare sempre meglio Dio sia ogni giorno più forte per viverlo e annunciarlo con coraggio.
Grazie ancora, Santo Padre, grazie dal profondo del cuore per questo dono di oggi che lei ha voluto fare accettando d’incontrare questa rappresentanza della nostra grande famiglia agostiniana.
P. Alejandro Moral Anton
Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino