Nei giorni 25-26-27 aprile 2014 si è svolto a Cariati (Cs) il 56° incontro e gemellaggio di pace e di fede nel nome di Santa Rita fra i comuni di Cascia e Cariati.
L’iniziativa ha coinvolto la Diocesi di Rossano-Cariati per due motivi: a Cariati marina nella Parrocchia di Santa Maria delle Grazie si coltiva la devozione a S. Rita; inoltre nel territorio vi è una presenza agostiniana, data dalla comunità delle Monache della Casa Madonna del Buon Consiglio a Rossano.
In preparazione all’evento, domenica 6 aprile presso la chiesa di Cristo Re a Cariati marina la Comunità delle Monache Agostiniane di Rossano ha offerto ai fedeli un incontro di conoscenza della vita di S. Rita e di approfondimento del suo messaggio, alternando interventi di catechesi e di testimonianze. Le Monache hanno riproposto i tratti salienti della vita di S. Rita focalizzando l’attenzione soprattutto sul messaggio del perdono, che emerge dall’esperienza della Santa. Con l’aiuto di un power point hanno illustrato ai presenti un itinerario sul perdono, traendo alcuni spunti preziosi di riflessione dal Discorso 63 di Sant’Agostino e arricchendoli con i disegni profondi e insieme sorridenti realizzati da Sr. Maria Rosa Guerrini OSA, loro consorella. Questo piccolo itinerario ha fatto da introduzione alla testimonianza concreta e viva della signora Teresa Strangio di S. Luca (Locride), insignita nel 2008 del Riconoscimento Internazionale S. Rita. Teresa ha condiviso la sua testimonianza di donna che ha avuto la forza di perdonare pubblicamente gli assassini del figlio e del fratello, vittime della strage mafiosa di Duisburg (Germania). Teresa ha ricordato come il perdono sia anzitutto frutto della fede in Dio e del lasciarsi a propria volta perdonare. Infine, le Monache hanno offerto la visione di un filmato che presenta la loro vita monastica, prolungamento dell’ideale agostiniano di Comunità che vivessero nella Chiesa con un cuor solo e un’anima sola, unite dall’amore di Dio e dal perdono fraterno; la Regola da loro professata oggi, nel 2014, è la stessa professata dalla Santa di Cascia nel Quattrocento: un ideale dunque tuttora affascinante e valido, perché concreto itinerario di vita evangelica. L’incontro ha visto un’ampia partecipazione di famiglie, di giovani e di bambini in un clima di attenzione, ascolto e preghiera.
Sabato 26 aprile, alla presenza delle Delegazioni dei comuni di Cascia e Cariati si è svolto il gemellaggio istituzionale con lo scambio del messaggio di pace e di riconciliazione. Il momento culminante dell’evento è stata la solenne Concelebrazione eucaristica domenica 27 aprile presso la Parrocchia di S. Maria delle Grazie, presieduta dall’Amministratore diocesano di Rossano-Cariati, Mons. Antonio De Simone, con la presenza del Rettore del Santuario di S. Rita a Cascia, p. Mario De Sanctis, dei parroci di Cariati, della Comunità delle Monache Agostiniane di Rossano, delle Delegazioni comunali, dei rappresentanti delle associazioni cariatesi e di numerosi fedeli. Durante la celebrazione alcuni bambini hanno sostenuto la Fiaccola della Pace che al mattino aveva attraversato le vie principali del paese. Al termine della S. Messa è stata presentata ai fedeli una reliquia di Santa Rita, dono del Monastero di Cascia alla Parrocchia di S. Maria delle Grazie.
Una risonanza… dalle Monache di Rossano
L’esperienza del gemellaggio ci ha coinvolte in prima persona ed è stata un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza della Diocesi in cui viviamo ormai da cinque anni.
I santi sono uomini e donne immersi nella Comunione di Dio e perciò capaci di essere “ponti” che creano e rinsaldano rapporti di fraternità e amicizia. Così Santa Rita è venuta incontro sia a questa terra di Calabria, spesso segnata da una cultura che non accoglie in sé il seme fecondo del perdono, sia a noi, piccola comunità monastica che vive le gioie e i travagli che caratterizzano gli inizi di una Fondazione. A tutti dunque, laici, famiglie, sacerdoti e consacrati è giunta una parola che sa alimentare la speranza, perché eco fedele dell’annuncio della Risurrezione: Pace a voi!
Nella preghiera, cuore della nostra vita, canale dell’Amore ricevuto e donato, custodiamo con gratitudine la grazia che abbiamo visto passare e toccare i cuori, e in essa rimaniamo, perché ogni gesto e segno visibile del Gemellaggio possa contribuire ad alimentare la luce della fede, l’amore per il Signore e la crescita di tutti e di ciascuno nella vita buona del Vangelo. Deo gratias!