È stato uno dei più grandi esperti di Sant’Agostino e dal 1973 al 2016 ha insegnato al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum. Padre Nello Cipriani, religioso agostiniano, è scomparso sabato scorso a Roma, all’età di 86 anni. Faceva parte della comunità del Collegio internazionale Santa Monica. Le esequie sono state celebrate questo pomeriggio, 19 febbraio, alle 16 nell’omonima Cappella. Vi hanno preso parte, tra gli altri, i cardinali Robert Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, e Giuseppe Versaldi che è stato prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, monsignor Luis Marín de San Martín, sottosegretario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, diversi religiosi e religiose che seguono la regola di Sant’Agostino, laici ed ex-studenti del Patristico. Nella sua omelia, padre Vittorino Grossi, agostiniano come padre Nello, docente negli stessi anni e anche lui profondo conoscitore di Sant’Agostino, ha evidenziato l’amore per gli studi che ha contraddistinto l’esistenza del confratello scomparso con il quale ha condiviso tanti momenti di vita. Al mondo culturale padre Nello ha offerto una lettura non solo platonica dei Dialoghi, ma centrata su Gesù Cristo, ha spiegato, aiutando così a rileggerli. “Agostino diceva che è necessario avvicinarsi a Cristo con i compagni di fede cristiana – ha detto padre Vittorino -, perchè il mistero è tanto grande che da soli non ce la facciamo. Padre Nello, in questo, ha dato un enorme contributo, così come ha approfondito il De Trinitate mettendo in pratica quanto affermava il vescovo di Ippona: ameremo e conosceremo, conosceremo e ameremo. Perchè la chiave della conoscenza di Dio e tra noi è l’amore, chi ama conosce l’altro”. In un messaggio, anche il priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, padre Alejandro Moral, ha voluto ricordare padre Nello, grato per quanto da lui ha ricevuto “sia con le parole che con la vita”. “Quello che conta nella nostra esistenza e che veramente importa è l’amore che possiamo offrire agli altri – ha sottolineato – e che serve per costruire la comunità e una comunione di vita profonda”.
Il percorso di studi
Timido, umile, riservato, ma cordiale, affabile e assai stimato, padre Nello ha investito i suoi talenti e le migliori risorse umane e spirituali nell’ambito della ricerca teologica e patristica, in particolar modo indagando il pensiero e l’opera del vescovo di Ippona in sede accademica. Le sue lezioni all’Augustinianum sono state seguite da centinaia di studenti, le aule in cui teneva i corsi sempre colme. Chiaro e semplice nelle esposizioni, riusciva facilmente a far comprendere la figura di Sant’Agostino e i suoi scritti, affascinando quanti lo ascoltavano. Nato a Maenza, in provincia di Latina, il 29 luglio 1937, ha fatto esperienza della vita religiosa ancora ragazzo, nel convento agostiniano della sua città, proseguendo poi gli studi a Carpineto Romano. Ha svolto l’anno di noviziato a San Gimignano nel 1953 e ha emesso la prima professione religiosa nell’Ordine di Sant’Agostino il 13 ottobre 1954. Ha proseguito il liceo a Viterbo e nel 1957 ha iniziato gli studi di filosofia a Tolentino, dove ha pronunciato la professione solenne il 29 giugno 1959. Ha completato gli studi di teologia in Spagna, nel Real Monasterio de San Lorenzo de El Escorial, e qui è stato ordinato presbitero il 25 febbraio 1962. Ha conseguito poi la licenza in Teologia alla Pontificia Università Lateranense di Roma, la laurea in Lettere Antiche all’Università di Perugia e il dottorato in Teologia e Scienze Patristiche all’Augustinianum. Padre Nello ha offerto il proprio servizio alla Chiesa e all’Ordine di Sant’Agostino attraverso la personale testimonianza di vita fraterna, l’impegno nell’insegnamento e nello studio patristico, la disponibilità a ricoprire diversi incarichi, a formare religiosi e religiose di conventi e monasteri e a tenere corsi di esercizi spirituali. La formazione intellettuale classica gli ha consentito, inoltre di insegnare latino e greco a Carpineto Romano e a Viterbo, tra il 1962 e il 1968. Dal 1988 ha cominciato a risiedere al Collegio Santa Monica proseguendo la sua feconda collaborazione con l’Istituto Patristico Augustinianum.
La passione per Sant’Agostino
Per oltre quarant’anni ha studiato il pensiero del vescovo di Ippona con competenza e dedizione, trasmettendone il valore alla Chiesa e all’Ordine attraverso l’insegnamento e innumerevoli pubblicazioni scientifiche. Ha inoltre approfondito la ricerca delle fonti degli autori antichi che avrebbero influenzato Agostino. I suoi studi, talora pionieristici come nel caso della retorica nei Padri della Chiesa, hanno riguardato, in particolare, temi dell’antropologia agostiniana nei Dialoghi filosofici di Cassiciacum e nel De Trinitate, e alcuni tratti costitutivi della spiritualità dell’ipponate. Questa ricchezza è confluita in numerose monografie e saggi apprezzati da studiosi non solo di livello nazionale, ma anche internazionale. Non si è mai stancato di parlare di Sant’Agostino, nelle omelie come anche tra i banchi di scuola o in refettorio a pranzo o a cena, sempre mosso dall’entusiasmo nel voler comunicare agli studenti l’attualità e la bellezza degli scritti del dottore della Grazia.
Alla Radio Vaticana
In una intervista concessa alla Radio Vaticana il 13 maggio del 2011, a proposito della Conferenza di Cartagine del 411, che pose fine allo scisma donatista nella Chiesa africana e che ebbe tra i protagonisti Sant’Agostino, evidenziando la profonda convinzione del vescovo di Ippona che con il dialogo si potesse portare tutti al riconoscimento della verità, padre Cipriani spiegava quale insegnamento trarre dal grande padre della Chiesa. “Da Sant’Agostino, anche ai cristiani dei nostri tempi viene un forte invito ad amare l’unità della Chiesa” ha sottolineato, ricordando l’invito del vescovo di Ippona a “rimanere aperti al dialogo, pronti a riconoscere ciò che di vero e di buono si trova nei fratelli separati, perché solo il rispetto reciproco è garanzia di pace”.