Arte, suono e parole per un percorso di profonda introspezione e contemplazione della via della croce. Tutto questo è “Stabat Mater Dolorosa”, di Giovanni Manfredini che, con il contributo di Ennio Morricone, si può ammirare, ed ascoltare, nella Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio a Roma. Arte antica e contemporanea in dialogo: una corona di rami di rose fusa nell’oro e sospesa in aria, simbolo di una storia umana di dolore personale che, trasfigurata nell’arte diventa universale.
Arte, suoni e parole
Sullo sfondo le pitture secentesche di Giovanni Lanfranco nella cappella dei Santi Agostino e Guglielmo. In sottofondo la musica del maestro Morricone, che ha dedicato all’installazione un suo brano originale, La via della croce, in un felice connubio di arte, suoni e parole per un percorso di profonda introspezione. A recitare lo Stabat Mater di Jacopone da Todi è la voce della suora Anna Maria Canopi, fondatrice del Monastero di San Giulio, sul lago d’Orta.
Le parole di un poeta
Promotrice dell’iniziativa è la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti”. “Questa corona, in questo tempo del Coronavirus”, spiega il presidente Arnoldo Mosca Mondadori, “rappresenta una corona di speranza. Una corona che ci indica il cielo, lo sguardo verso il cielo”. Hanno aderito al progetto la Soprintendenza e l’Ordine di Sant’Agostino. “Osserviamo la corona d’oro sospesa in aria incuriositi. – commenta il priore provinciale, Padre Giustino Casciano – La musica del sommo maestro Ennio Morricone ci avvolge. Le parole dello Stabat Mater di Jacopone da Todi penetrano nel cuore».
La Basilica
La Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio è stata oggetto di un importante restauro da parte della Soprintendenza Speciale di Roma: costruita in epoca rinascimentale nel rione Sant’Eustachio, dietro Via della Scrofa, custodisce capolavori di varie epoche: dalla Madonna di Loreto di Caravaggio all’affresco di Raffaello raffigurante il Profeta Isaia.